Osteopatia e tennis

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Ho deciso di dedicare questo articolo ad uno sport che mi sta particolarmente a cuore: il tennis.

Ogni sport presenta regole, superfici di gioco e numero di partecipanti completamente diversi tra loro. Tutto questo comporta determinati gesti atletici, dispendi di energia, contatti specifici e di conseguenza anche infortuni diversi.

In particolar modo il giocatore di tennis è famoso per il gomito del tennista, ma anche per dolori alla spalla e al polso.

Andiamo dunque a vedere nel dettaglio cosa comportano questi problemi e come l’osteopatia può aiutare a prevenirli e guarirli.

TENNIS E INFORTUNI

Iniziamo subito col dire che gli infortuni al gomito e alla spalla sono più famosi, ma in realtà meno frequenti.

Bisogna infatti distinguere tra infortuni cronici e acuti.

Tra i problemi cronici più frequenti abbiamo quelli dell’arto superiore e del tronco, in cui troviamo in effetti il gomito (epicondilite) e dolore alla spalla (cuffia dei rotatori), ma anche lombalgia.

Tra gli infortuni acuti e non cronici, che sono più frequenti in generale, troviamo quelli degli arti inferiori, in particolare alla caviglia (distorsioni) e alla coscia (problemi muscolari).

Dobbiamo infatti ricordare che, come molti altri sport, il tennis è un gioco di corsa, cambi di direzione e rapidità di piedi e questo comporta più probabilità di infortunio agli arti inferiori, soprattutto perché si gioca su diverse superfici con rischi di traumi diversi (cemento, erba e terra battuta).

Le cause che possono provocare questi infortuni sono:

  • Appoggi sbagliati, scivolate e cadute (soprattutto per le distorsioni di caviglia)
  • Microtraumi ripetuti
  • Movimenti rapidi senza controllo
  • Disequilibri muscolari
  • Alterazioni funzionali dell’intero organismo

Per quanto riguarda gli arti inferiori le cause principali sono i traumi acuti come le distorsioni di caviglia e stiramenti muscolari.

La lombalgia nel tennis è provocata soprattutto dai microtraumi dovuti alle rotazioni del busto, un movimento che stressa notevolmente sia le articolazioni vertebrali, sia i dischi vertebrali. Non è un caso, che chi ne soffre, ha problemi principalmente dovuti al movimento del servizio, il quale determina una brusca rotazione del tronco in concomitanza di un’estensione lombare.

Il gomito, il polso e la spalla soffrono principalmente a causa dei microtraumi dovuti all’impatto della pallina con la racchetta, che si ripercuote prima sulla mano, poi sul gomito e poi sulla spalla.

Per quanto concerne polso e gomito un altro problema è la continua presa sulla racchetta, che comporta un sovra-utilizzo di alcuni muscoli dell’avambraccio, provocando così squilibri muscolari.

Infine la spalla soffre per le continue rotazioni dell’omero in tutti i piani a seconda del gesto tecnico.

ANATOMIA E TENNIS

“L’osteopatia è anatomia, ancora anatomia, sempre anatomia.”

A.T Still, fondatore dell’osteopatia.

Analizziamo ora i due principali problemi cronici che ho riscontrato nella mia esperienza, l’epicondilite e alterazioni della cuffia dei rotatori.

Epicondilite

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L’epicondilite è un dolore localizzato nella porzione laterale del gomito (epicondilo). E’ una tendinopatia dell’inserzione dei muscoli estensori del polso e delle dita. Infatti sull’epicondilo si inseriscono la maggior parte dei muscoli che arrivano alle dita e al polso provocandone l’estensione. La maggior parte dei muscoli estensori sono palpabili sulla zona posteriore dell’avambraccio e il dolore è localizzabile sia sull’epicondilo che in parte sul ventre muscolare.

E’ frequente, infatti, che il dolore si possa irradiare fino al polso o risalire fino alla spalla e viceversa. Questo perché esiste una continuità fasciale e neurologica dell’arto superiore. L’innervazione di queste strutture è infatti di competenza del plesso brachiale, un gruppo di nervi localizzato a livello della cervicale medio-bassa e che attraversa la zona della spalla, fino ad arrivare al braccio, gomito e mano.

Dunque anche alterazioni posturali della zona cervicale e toracica alta potrebbero essere alla base di problematiche al gomito.

Cuffia dei rotatori

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La cuffia dei rotatori è una struttura formata dall’inserzione di alcuni tendini sulla testa dell’omero, la loro conformazione ricorda una cuffia e i muscoli che ne fanno parte sono: sovraspinoso, sottospinoso, piccolo rotondo e sottoscapolare. I primi tre extraruotano l’omero e l’ultimo ha la funzione di intrarotatore. La salute e la stabilità di questi muscoli è fondamentale per la spalla.

La spalla, infatti, è una delle articolazioni più mobili e la sua funzione è estremamente importante, perché ci permette di muovere l’arto superiore e di svolgere attività semplici, ma fondamentali come ad esempio mangiare, prendere oggetti e comunicare.

Purtroppo però molta mobilità significa anche poca stabilità. Infatti la spalla va incontro spesso a lussazioni e a lesioni tendinee.

Diventa fondamentale, dunque, la salute e la forza dei tendini inserzionali e di tutti i muscoli che si attivano per stabilizzare la spalla ad ogni movimento.

MOVIMENTI DEL TENNIS

In precedenza abbiamo detto che il tennis è uno sport di corsa e di movimenti rapidi dei piedi, ma a tutto questo vanno aggiunti i movimenti del tronco e degli arti superiori.

Il torace è continuamente sottoposto a rotazioni e inclinazioni, dovute ai movimenti del dritto, del rovescio e del servizio. Gli arti superiori saranno costantemente in tensione, ma in maniera differente da destra a sinistra.

Qui entra in gioco la lateralità e lo stile di gioco, cioè con che braccio si impugna la racchetta e se si gioca il rovescio a una o due mani.

In ogni caso la spalla è sottoposta ad abduzione, elevazione, intrarotazione ed extrarotazione. Il braccio che stringe la racchetta è costantemente contratto per quanto riguarda i flessori della mano e in tensione per quanto riguarda gli estensori.

TERAPIA OSTEOPATICA

In che modo può intervenire l’osteopatia?

E’ chiaro, che quando si parla di sport, le terapie manuali avranno dei limiti. Infatti non si può pensare che il trattamento possa aiutare definitivamente l’atleta, in quanto sarà costantemente sottoposto a traumi e microtraumi durante gli allenamenti e le partite, a qualsiasi livello.

Perché l’osteopatia allora?

Perché se sottoponiamo a continui stress un organismo, che già in partenza presenta squilibri, allora sarà maggiormente portato a presentare infortuni.

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La visita osteopatica sarà fondamentale per scoprire questi disequilibri e migliorarli.

Come detto in precedenza, un problema al gomito potrebbe trovare la sua causa in una cervicale ipo-mobile o una zona dorsale troppo flessa o ancora problematiche diaframmatiche o viscerali.

In aiuto a questi problemi arriva anche la terapia chinesiologica, ossia il movimento. Sarà infatti fondamentale indicare quali esercizi di rinforzo, allungamento e propriocezione dovrà eseguire l’atleta per coadiuvare il trattamento osteopatico.

In caso di atleti di alto livello è importante la collaborazione con il preparatore fisico e con l’allenatore proprio per cercare soluzioni per non ricadere in infortuni.

CONCLUSIONE

Nella mia esperienza ho visto molti atleti affidarsi a terapie sintomatiche come la farmacologica o l’aiuto di tutori o semplici massaggi. Queste terapie funzionano, ma spesso hanno dei limiti temporali.

Per questo motivo offro una visita approfondita che vada ad individuare i disequilibri muscolari, le articolazioni ipo-mobili, la distribuzione del peso e l’analisi del gesto tecnico, che si va ad aggiungere alle altre terapie.

Solo in questo modo sarà possibile agire con una terapia specifica, mirata non solo a far diminuire la sintomatologia, ma anche a mantenere lo stato di salute e a prevenire nuove insorgenze, permettendo, così, all’atleta di raggiungere la migliore performance.

Riccardo Bagagli
Osteopata, Chinesiologo, Massaggiatore sportivo, Preparatore atletico

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