Osteopatia ed omeostasi

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Osteopatia ed omeostasi

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Sono sicuro che anche voi durante i vostri studi da ragazzi avete sentito parlare della famosa omeostasi. Una parola molto utilizzata tra i terapisti, in particolare tra gli osteopati.

Di cosa stiamo parlando esattamente?

ANATOMIA

“L’osteopatia è anatomia, anatomia e ancora anatomia!”

A.T Still creatore dell’osteopatia.

Partiamo dunque sempre dall’anatomia, più precisamente dalla biologia.

L’omeostasi è definita come: “l’attitudine propria degli organismi viventi a conservare le proprie caratteristiche al variare delle condizioni esterne dell’ambiente tramite meccanismi di autoregolazione”.

La filosofia osteopatica si basa proprio su questo principio.

Gli organismi, non solo quello umano, sono in grado di autoregolarsi. Purtroppo però il vero e proprio equilibrio non esiste, in quanto siamo sottoposti a continui input stressanti interni ed esterni, ma grazie alla capacità di adattamento e di autoregolazione siamo in grado di far fronte a questi cambiamenti e mantenere uno stato di salute.

Il corpo umano si ritrova in costante ricerca di equilibrio, comfort ed economia e, fino a quando non perde la capacità di autoregolazione, riesce a mantenere una buona omeostasi.

Come fa quindi il corpo a raggiungere questo stato?

Grazie all’allostasi, ossia la capacità dell’organismo di rispondere agli input stressanti attraverso cambiamenti momentanei ormonali e nervosi.

STRESS

Potrei passare ore a parlavi dello stress, ma ciò che ci interessa è, che se è molto intenso, perdurato nel tempo e se arriva da più fonti, potrebbe creare un esaurimento della nostra energia. Inoltre se trova un organismo con scarsa capacità di adattamento allora può portare ad uno stato chiamato carico allostatico!

Quando parliamo di input stressanti ci riferiamo sia a problematiche socio-emotive come il lavoro, situazione sentimentale e familiare, ma anche ad affezioni muscolo-scheletriche come dolori, tensioni o infortuni. Spesso queste fonti si alimentano a vicenda creando molte difficoltà di adattamento all’organismo.

SINTOMI

I sintomi o disturbi che può generare il carico allostatico sono di diversa natura e gravità, vediamone alcuni:

  • Ansia, disturbi del sonno, irritabilità, depressione…
  • Ipertensione, diabete, ictus
  • Metabolismo alterato, obesità, problemi di digestione
  • Dolori e tensioni croniche

TERAPIA

Mai come in questo caso la terapia è multidisciplinare.

Per alleggerire il carico allostatico o eliminarlo bisogna agire soprattutto sullo stile di vita: nutrizione, vizi (fumo, alcol), attività sportiva. Cercare di allontanare i fattori di stress è fondamentale e dove non si riesce personalmente bisogna farsi aiutare dagli esperti.

OSTEOPATIA

La terapia osteopatica è un valido aiuto proprio perché si basa sul principio dell’autoregolazione dell’organismo.

L’obiettivo dell’osteopata sarà principalmente trovare tutte quelle alterazioni fisiche, che aumentano il carico allostatico, ed eliminarle.

Inoltre il trattamento osteopatico aiuta a modulare il sistema nervoso autonomo, il principale attore nella risposta allo stress.

Per questo motivo l’osteopatia riesce a ridurre i livelli di stress generale, a diminuire le tensioni e a migliorare la capacità di adattamento dell’organismo.

E’ importante capire che il carico allostatico è uno stato a cui si arriva nel tempo, accumulando diversi fattori stressanti oppure attraverso degli importanti stress emotivi o fisici.

Diventa dunque fondamentale la prevenzione e agire prima che il problema peggiori o diventi cronico.

Una prima visita osteopatica potrebbe essere quello che fa al caso vostro!

Riccardo Bagagli
Osteopata, Chinesiologo, Massaggiatore sportivo, Preparatore atletico

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