Dolore viscerale e dolore riferito

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Dolore viscerale e dolore riferito

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Tutti noi abbiamo sperimentato o sentito raccontare di dolori simili a quelli muscolari o articolari, ma che hanno un’origine diversa, quella viscerale.

Pensiamo ad esempio al dolore al cuore che può essere percepito sulla spalla e alla mandibola, al dolore delle vie urinarie che arriva in zona inguinale e dell’anca e al dolore dello stomaco percepito dietro allo sterno e anche alla spalla.

Come si comportano i nostri visceri dunque?

Andiamo a scoprirlo.

ANATOMIA

“L’osteopatia è anatomia, anatomia e ancora anatomia!”
A.T Still creatore dell’osteopatia.

Dobbiamo innanzitutto definire la differenza tra dolore viscerale e dolore riferito.

Dolore viscerale: è quello che nasce dagli organi situati nella porzione toracica e addominale.

Dolore riferito: è quello percepito in un determinato punto, ma con un’origine da una zona diversa.

La prima cosa che dobbiamo sapere a livello anatomico è che, a differenza del dolore percepito ai muscoli e alle articolazioni, il dolore viscerale è poco specifico, profondo, difficilmente localizzabile. A livello neurologico periferico e centrale infatti, riusciamo a percepire più precisamente dolori muscolo-scheletrici rispetto a quelli dei visceri. La mappa del dolore viscerale è dunque più ampia e diffusa.

Come potete intuire questo tipo di dolore è facilmente confondibile con quelli muscolari o articolari, in quanto la localizzazione è simile.

Come fare a distinguerli?

Abbiamo detto in precedenza che il dolore viscerale è percepito più diffuso e profondo, a volte tuttavia può essere davvero simile a quello somatico. Ci sono altre differenze che ci possono aiutare. Infatti il dolore muscolo-scheletrico risponde ai cambiamenti di posizione, al movimento e a test ortopedici. Quello viscerale difficilmente cambia con questi input. Infine il dolore ai visceri comporta frequentemente anche sintomi come: tachicardia, ansia, nausea, vomito, debolezza, difficoltà respiratoria, palpitazione, ovviamente tutto a seconda dell’organo interessato.

Parliamo ora dell’innervazione viscerale, fondamentale per capire a fondo il dolore riferito e il collegamento tra organi e sistema nervoso.

La maggior parte dei visceri è innervato dal sistema simpatico (quello attivo in caso di stress) da nervi che originano vicino alle vertebre toraciche, solo alcuni invece dalla zona dell’osso sacro.

Mentre per quanto riguarda il sistema parasimpatico (attivo durante il rilassamento) è il nervo vago il protagonista. Questo nervo è fondamentale per moltissime funzioni ha origine a livello cranico e attraversa molte strutture e ha collegamenti con il sistema limbico, quello deputato alle emozioni.

Perché ci interessa?

Le vie del dolore viscerali attraversano proprio questi nervi e una volta raggiunto il midollo spinale convergono con altri nervi derivanti da altre zone (muscoli, articolazioni ecc…). Proprio per questo collegamento il dolore viscerale può essere avvertito a distanza, in quanto lo stimolo nocicettivo (dolore) raggiunge anche muscoli e articolazioni che condividono l’innervazione del viscere in questione. Per arrivare a questa situazione però lo stimolo deve essere cronico, importante o molto acuto.

Troppo complicato?

Un altro esempio è il dolore molto acuto in zona lombare quando si soffre di coliche renali.

CONFUSIONE VISCERALE

Il dolore diffuso e poco localizzato comporta delle sovrapposizioni, come potete vedere dall’immagine precedente.

Il dolore addominale può facilmente confondersi fra problemi intestinali, renali, vescicali, alle ovaie, all’utero e altro ancora.

Una delle confusioni più diffuse riguarda il dolore gastrico con quello cardiaco. In particolar modo chi soffre di gastrite, ernia iatale e reflusso gastro-esofageo, sperimenterà un bruciore alla bocca dello stomaco, retrosternale fino alla gola.

Molto frequentemente si possono avere difficoltà respiratorie, tosse e raucedine.

Il dolore cardiaco è molto simile e di conseguenza il paziente pensa sempre al peggio. È importante distinguerlo immediatamente con esami clinici e strumentali, proprio per la diversa gravità delle due affezioni.

STRESS E DOLORI VISCERALI

Veniamo ora ad un argomento molto discusso.

Lo stress provoca molteplici sintomi, tra i quali anche i dolori viscerali.

Mai sentito parlare di gastrite da stress o colon irritabile?

Negli ultimi anni finalmente si sta dando importanza al contesto socio-economico delle persone nella gestione delle patologie. Si sta riconoscendo il ruolo dello stile di vita nella dinamica del dolore.

Uno dei motivi del collegamento emozione-dolore è il collegamento che ha il nervo vago con il nostro sistema limbico, appunto deputato alla gestione del comportamento e delle emozioni.

Non possiamo purtroppo rispondere a tutte le domande, forse perché ancora non abbiamo fatto le ricerche giuste o forse perché non è possibile conoscere tutto, sta di fatto che molte persone rispondono ai fattori stressanti in maniera completamente diversa. C’è chi digrigna i denti, chi soffre di gastrite, chi di colon irritabile e chi di cefalea.

CONCLUSIONI

Che cosa a che fare tutto questo con l’osteopatia? La risposta è proprio nella globalità del trattamento osteopatico, che andrà a prendersi cura di 5 modelli: bio-meccanico, respiratorio-circolatorio, neurologico, energetico e psico-sociale.

Le ricerche ci dicono infatti che possiamo aiutare sia ad abbassare lo stress percepito dall’organismo, sia a diminuire i sintomi derivanti da patologie viscerali.

Il trattamento osteopatico attraverso manipolazioni muscolo-scheletriche e viscerali ha il compito di mettere in correlazione tutte le dinamiche descritte prima, in modo da aiutare il paziente a far fronte al sintomo.

Ricordiamoci però che il primo passo è sempre rivolgersi da un esperto. Anche le manipolazioni viscerali dell’osteopata hanno indicazioni e controindicazioni. Dobbiamo innanzitutto escludere patologie e lesioni importanti per poi decidere il percorso giusto per il nostro corpo!

Riccardo Bagagli
Osteopata, Chinesiologo, Massaggiatore sportivo, Preparatore atletico

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