Stai cercando un osteopata di fiducia a Torino, che ti aiuti contro i tuoi continui dolori all’anca?
Non temere, sono qui per te.
Prima di spiegarti nel dettaglio come poter prenotare la tua prima visita osteopatica a Torino, voglio aiutarti a capire l’origine del tuo malessere.
Vediamo, più nello specifico, cosa si intende per “coxalgia”, o, più comunemente, “dolore all’anca”.
DOLORE ALL’ANCA E ANATOMIA
Partiamo da una delle frasi più famose del fondatore dell’Osteopatia A. T. Still:
“L’osteopatia è anatomia, anatomia e ancora anatomia!”
Ebbene, allora, prima di ogni cosa, anatomia sia!
L’articolazione dell’anca fa parte dell’area anatomica del bacino ed è conosciuta anche come coxo-femorale, perché collega proprio le ossa del bacino al femore.
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Nello specifico, è formata dall’acetabolo del bacino, in cui si inserisce la testa del femore.
L’anca presenta diverse strutture come: legamenti, tendini, cartilagini, capsula, cercine, vasi arteriosi, venosi, linfatici e nervi.
Ahi noi, ognuna di queste strutture può provocare dolore.
È importante ricordare, poi, come l’anca condivida la sua zona anatomica con visceri del piccolo bacino (vescica, testicoli, vagina, retto…) e la sua innervazione parte proprio dalla zona lombare.
“Riccardo, ma quali funzioni ha l’anca?”, vi starete chiedendo.
L’articolazione dell’anca è fondamentale per:
- Supportare il peso della parte superiore del corpo
- Per trasmettere la forza
- Per poter permettere il movimento degli arti inferiori
L’anca, per poter svolgere queste funzioni, è dotata di ampia mobilità e di una buona stabilità.
Infatti, ci permette movimenti, quali:
- Flessione
- Estensione
- Abduzione
- Adduzione
- Rotazione interna ed esterna
E, allo stesso tempo, possiede legamenti e muscoli molto forti, che la proteggano da eventuali lussazioni.
DOLORE ALL’ANCA: MA SIAMO SICURI SI TRATTI PROPRIO DELL’ANCA?
Terminata questa “noiosa”, ma essenziale spiegazione anatomica, torniamo al nostro quesito iniziale:
Come fare ad alleviare quel maledetto dolore all’anca?
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Partiamo dal presupposto che il paziente, frequentemente, confonde la localizzazione del dolore e riferisce un dolore all’anca, che poi si rivela essere di un’altra struttura.
Abbiamo visto, infatti, come con il termine anca ci si riferisca all’articolazione coxo-femorale, tuttavia, il sintomo doloroso potrebbe essere dovuto da una struttura ad essa molto vicina.
Facciamo alcuni esempi:
Trocantere: una salienza ossea situata lateralmente alla testa del femore e ben palpabile dal paziente, che spesso viene confusa con la testa del femore. Non è raro, infatti, soffrire di trocanterite, ossia un’infiammazione della borsa sinoviale, situata proprio in questa zona.
Pubalgia: dolore percepito in zona pubica, spesso a livello inguinale o addominale. Qui il dolore può essere dato da molteplici strutture come i muscoli adduttori, addominali, ileo-psoas ed anche l’articolazione dell’anca.
Dolori viscerali: in questa zona troviamo i testicoli, il pene, la vagina e il retto che possono confondersi con dolori all’anca, in quanto il dolore viscerale è spesso poco localizzato e più diffuso. Inoltre, i reni, le vie urinarie, l’utero, le ovaie e la vescica possono irradiare il dolore fino alla zona inguinale.
Se volete saperne di più, riguardo al dolore viscerale, correte a leggere questo articolo:
https://www.osteopata-torino-rb.it/2022/11/14/dolore-viscerale-dolore-riferito/.
Lombalgia: alcune strutture che portano a soffrire di lombalgia, come, ad esempio, le ernie possono irradiare il dolore a livello inguinale, a livello dei glutei e nella zona laterale del bacino.
Radicolopatie: nella zona inguinale c’è il passaggio di alcuni nervi che, se lesionati o “intrappolati”, possono provocare dolore nella zona inguinale.
Supponiamo, ora, che il vostro dolore sia proprio dovuto, e senza alcuna ombra di dubbio, dalla vostra anca.
“E se si trattasse di dolore all’anca vero e proprio?”
In questa condizione, allora, vedremo coinvolti:
- Muscoli
- Legamenti
- Tendini associati all’articolazione
- Coxartrosi, ossia la degenerazione della cartilagine dell’articolazione dell’anca, che colpisce, soprattutto, persone anziane, ma anche soggetti che provocano un’usura continua, come gli sportivi di alto livello.
- Malformazioni dell’articolazione che possono aumentare la velocità di usura dell’articolazione, portando anche ad un’ artrosi precoce.
- Impigement coxofemorale, ossia quella situazione dove uno, o entrambi, i capi ossei dell’articolazione sono più sviluppati rispetto alla normale fisiologia. In questo modo la mobilità risulterà alterata ed alcuni movimenti potranno essere compromessi, provocare dolore ed, infine, artrosi.
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In linea generale, però, è bene sapere che il dolore dell’artrosi all’anca è percepito a livello inguinale e può irradiare fino al ginocchio.
Spesso, il paziente sente dolore quando flette la gamba al petto e quando cerca di accavallare le gambe. In casi più gravi anche salendo le scale, correndo e camminando.
Questa serie di esempi ci fanno capire come sia molto difficile fare una diagnosi facile e veloce del dolore all’anca e che, quindi, la prima cosa da fare è rivolgersi ad un esperto.
In questo modo potrete scegliere il percorso più adatto a voi, per risolvere il problema.
Tutto chiaro fino qui?
Entriamo nel vivo della spiegazione, andando a capire insieme quali possono essere le possibili terapie per intervenire sulla Coxalgia.
DOLORE ALL’ANCA E TRATTAMENTO OSTEOPATICO:
Possiamo dividerle in:
- farmacologiche: per lo più antiinfiammatori, antidolorifici e infiltrazioni di acido ialuronico
- strumentali: tecar-terapia, onde d’urto…
- manuali: fisioterapia, osteopatia, massoterapia…
- fisiche: chinesiologia e attività fisica
- chirurgiche: protesi d’anca…
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Per ciò che interessa il mio settore, ovvero quello manuale e fisico, attraverso l’osteopatia e l’attività fisica, vi mostrerò come agisco in questi casi e come potervi aiutare ad alleviare il dolore all’anca.
Se siete curiosi di vedere come i vostri occhi come agisco sui miei pazienti, ti invito a seguirmi sulle mie piattaforme social, sulle quali condivido settimanalmente contenuti utili, che potrebbero interessarti.
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Il compito dell’osteopata, dicevamo, è quello di indagare sul perché c’è stato un sovraccarico dell’organismo, che ha portato a complicanze dell’articolazione dell’anca.
Dobbiamo, infatti, comprendere se:
- è presente una distribuzione del peso alterata
- se ci sono disequilibri muscolari, dolori viscerali irradiati
- se ci sono problematiche alle altre articolazioni che non fanno esprimere la giusta fisiologia a questa articolazione
L’artrosi non deve far paura, si può combattere anche senza l’utilizzo estremo di farmaci o l’intervento chirurgico.
Chiaramente, questo dipende da molti fattori, ma, se riusciamo a far lavorare l’articolazione in modo fisiologico, potremmo preservare e ritardarne la degenerazione.
DOLORE ALL’ANCA E SPORT:
Contrariamente a quanto si pensi, Il movimento è un ottimo alleato per il paziente che soffre di dolore all’anca. Troppo spesso, in presenza di malessere, il paziente tende a fermarsi completamente.
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Ma, in questo caso:
Il modo migliore per combattere il dolore all’anca è, proprio, muoversi.
La scelta dei giusti esercizi, con il giusto movimento, il giusto carico e recupero, è fondamentale per tornare ad utilizzare l’articolazione dell’anca, senza che il dolore diventi invalidante per il paziente.
… IN CONCLUSIONE: SOFFRI DI DOLORE ALL’ANCA?
L’osteopatia e il movimento sono due vie efficaci per poter migliorare la condizione del tuo intero organismo e preservare la degenerazione delle tue articolazioni e, di conseguenza, migliorare la qualità della tua vita!
Quindi, se stai cercando un’osteopatia di fiducia a Torino, ricordati che puoi trovarmi in queste due sedi:
Prenota la tua prima visita osteopatica, accedendo direttamente alla sezione Contatti del mio sito web.
A prestissimo con il prossimo Articolo Blog!
Ciao!
Riccardo Bagagli
Osteopata, Chinesiologo, Massaggiatore sportivo, Preparatore atletico